Decollatura

Si tratta di una guida turistica appartenente alla collana pubblicata nel 2001 dalla Comunità Montana dei Monti Reventino, Tiriolo e Mancuso, con un volume dedicato a ciascun comune appartenente alla Comunità Montana.

Quasi tutto il materiale fotografico e i testi sono stati inseriti dall’editrice TS nel suo sito ed è possibile consultarli visitando questo LINK.

 

Alcune immagini delle sale espositive del Museo della Nostra Terra di Decollatura

Alcune immagini delle sale espositive del Museo della Nostra Terra di Decollatura


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Decollatura. Guida turistica e culturale

Con cartina dl territorio comunale. Coordinamento progetto, foto e testi di Giuseppe Musolino ; con la collaborazione di Moreno Bonacci. Pubblicazione a cura del Comune di Decollatura

 


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La Calabria su Voyager

Ieri sera (18 luglio 2016) è andata in onda su Raidue una interessante puntata del programma Voyager condotto da Roberto Giacobbo che ha destato l’attenzione di molti. Il motivo per cui segnalo l’evento è che si è trattato di una puntata molto interessante per l’archeologia nel territorio calabrese. Il taglio è stato un po’ ai confini tra scientifico ed esoterico, cosa che non fa bene alla ricerca come propriamente dovrebbe intendersi però è anche vero che il perdurante disinteresse dell’archeologia ufficiale per molte problematiche “dure da masticare”, lascia spazio a chi sa offrire un taglio accattivante ricorrendo al consueto pacchetto di magia ed esoterismo. Non condivido nulla di questo taglio interpretativo ma se abbiamo dovuto aspettare Voyager per vedere affrontata la tematica dell’archeologia dei siti in pietra della Calabria qualche riflessione occorrerà anche fare.

La puntata si è occupata anche, anzi direi soprattutto, della leggenda della sepoltura di Alarico a Cosenza (dal minuto 18:26). L’idea di utilizzare la figura di Alarico come testimonial della città non è nuova ma in questi ultimi tempi ha subito un’accelerazione grazie al coinvolgimento di Vittorio Sgarbi da parte dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Personalmente non condivido molto Alarico come emblema di Cosenza e, indirettamente, anche della Calabria. Alarico era un re straniero e un invasore e non vedo in che modo potremmo identificarci con la sua figura e la sua azione. Ben diverso è il tentativo di trovare la sua sepoltura che già da solo è capace di promuove l’interesse per la storia e l’archeologia del territorio calabrese.


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Domenica 21 ottobre 2012: in 70 città italiane si svolgerà la manifestazione FAI Marathon.

Quest’anno, fra le 70 città italiane e le uniche due calabresi, ci sarà anche Decollatura (vedi la pagina dedicata alle modalità di partecipazione), grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, la Pro-Loco e le Associazioni.

Conferenza stampa di presentazione presso la Provincia di Catanzaro

Conferenza stampa di presentazione presso la Provincia di Catanzaro

E’ un’occasione unica per visitare il centro storico, il Museo Civico, le Chiese, il Parco Comunale e tanti altri beni ambientali e monumentali.

Ecco come viene descritta nel sito FAI la manifestazione nazionale:

FAIMARATHON

Domenica 21 ottobre 2012 non perdere la FAIMARATHON, l’unica maratona che si corre con gli occhi promossa dal FAI – Fondo AmbienteItaliano e Il Gioco del Lotto.

Per partecipare alla FAIMARATHON non serve essere sportivi ma è necessario avere la voglia di lasciarsi sorprendere dalle bellezze della nostra Italia: la FAIMARATHON è una maratona culturale, un percorso tra strade, piazze e monumenti di 70 città italiane, nato per mettere in luce la bellezza che non siamo abituati a osservare: quella dei luoghi in cui viviamo.

Fra le numerose tappe della maratona si potranno ammirare anche alcuni monumenti restaurati grazie a Il Gioco del Lotto.

Se ti iscrivi alla FAIMARATHON contribuirai a tutelare l’Italia più bella: quella dell’arte, del paesaggio e della natura. Io LOTTO per un’Italia più bella. Tu che FAI? Partecipa al sondaggio promosso da Il Gioco del Lotto!

Dal 28 settembre 2012 su Fondoambiente.it, scoprirai nuovi dettagli sui punti di partenza, gli orari e molte curiosità sugli itinerari… Le maratone si terranno anche in caso di condizioni meteo avverse. Verifica sul sito prima della partenza che non ci siano stati cambiamenti o variazioni di programma dovuti a cause di forza maggiore.

Il Comune di Decollatura, insieme alla ProLoco e alle Associazioni, hanno organizzato la manifestazione, una delle due in Calabria.

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La maratona di Decollatura si articola in 11 tappe che ho avuto l’incarico di pianificare. La scelta non è stata facile poichè c’è da tenere conto non solo di un certo equilibrio tra beni naturalistici e monumentali ma anche della lunghezza dei percorsi considerando la struttura urbana dell’abitato.

Ecco il percorso che si seguirà nella MARATONA FAI di Decollatura:

  1. PIAZZA G. PERRI. Ore 10,30. Ritrovo partecipanti, iscrizione e partenza.
  2. 1^ tappa: “Museo della nostra Terra”, Via XXIV Maggio. Sosta per visita guidata museo. Visita centro storico di Casenove.
  3. 2^ tappa: Chiesa S. Maria Assunta (Sec. XVIII), Via V. Veneto
  4. A piedi raggiungere il Parco Comunale, ingresso da Via Marconi
  5. 3^ tappa: Bosco Le Querce (prop. privata visitabile dall’esterno), Via G. Marconi
  6. 4^ tappa: Parco Comunale, Via Marconi. Dalla partenza sono stati percorsi 1,2 km
  7. Con l’autobus dal parcheggio del Parco: Via Marconi verso Casenove; scendere all’imbocco di Via Licciardo;  (lunghezza trasferimento autobus: 0,9 km).

Dopo scesi, a piedi imboccare Via Scesa Licciardo;

  1. 5^ tappa: “Fontana Licciardo” con lavatoio, Via Scesa Licciardo.
  2. Tornare indietro e proseguire per Via Licciardo, indirizzandosi verso Praticello.
  3.  6^ tappa: Centro storico Praticello. Visita parte bassa Praticello, fontana Caronte, Piazza Verdi, parte alta Praticello. Percorsi altri 0,850 km.
  4. Attraversare la parte alta di Praticello, quindi raggiungere Piazza della Vittoria. Proseguire per Passaggio. Percorsi altri: 0,750 km
  5. 7^ tappa: Passaggio: centro storico, fontana vecchia e lavatoio, Via G. D’Annunzio.
  6. Imboccare Via Cancello e proseguire fino alla chiesa
  7. 8^ tappa: Chiesa San Bernardo (Sec. XVII), Ex Seminario Vescovile, Ex Palazzo Vescovile, Via Cancello. Percorsi altri 0,500 km
  8. Ritorno in Piazza della Vittoria. Si sale sull’autobus messo a disposizione dal Comune (percorsi altri 0,500 km) e ci si dirige verso Adami. Scendere in Via Michele Pane (lunghezza percorso in autobus altri 3,400 km)
  9. 9^ tappa: Centro storico di Adami e casa natale di Michele Pane.
  10. 10^ tappa: Visita alla “Mostra documentaria del Parco Letterario, Storico e Paesaggistico di Adami”,
  11. 11^ tappa: “Complesso monumentale Palazzo Stocco”, Via Stocco (percorsi altri 0,800 km)
  12. Conclusione e pranzo.

Totale da percorrere a piedi: 4,600 km

Totale percorso in autobus:  4,300 km

I dettagli sulle distanze tra le varie tappe sono riassunti in questa tabella:

Tappa partenza

tappa arrivo

partenza

arrivo

lunghezza tappa

km

lunghezza totale percorso km

1-4

Piazza Perri

Parco Comunale

1,200

1,200

4-5

 

Parco Comunale

 

Via V. Veneto

(in autobus)

0,900

2,100

5-6

 

Via Veneto

(Via Licciardo)

Piazza Verdi

0,850

2,950

6-7

Piazza Verdi

Via D’Annunzio

0,750

3,700

7-8

 

Via D’Annunzio

 

Via Cancello

(Chiesa S. Bernardo)

0,500

4,200

8-8

 

Via Cancello

(Chiesa S. Bernardo)

 

Piazza della Vittoria

0,500

4,700

8-9

 

Piazza della Vittoria

 

Adami

(in autobus)

3,400

8,100

9-10-11

Adami Chiesa

Palazzo Stocco

0,800

8,900

Ecco adesso le schede dettagliate delle singole tappe:

  • 1^ tappa: “Museo della nostra Terra”

Museo della civiltà contadina e non solo. Istituito dal Comune nel 1998, raccoglie testimonianze del mondo rurale e della vita quotidiana del territorio. Gli oggetti custoditi sono in parte di proprietà comunale e in parte di privati che li hanno affidati al museo per l’esposizione e la valorizzazione. Fra i pezzi più importanti ci sono le macine e accessori di un mulino ad acqua, un carro per buoi, pietre per la trebbiatura del grano, un torchio in legno, aratri, telai e accessori per la filatura e la tessitura, utensileria da cucina, vasi e cesti tradizionali. Di particolare interesse — perché ormai introvabili — i banchi in legno della scuola elementare risalenti al 1930. Ingresso gratuito.

  • 2^ tappa: Visita centro storico Casenove e Chiesa S. Maria Assunta (Sec. XVIII).

Il centro storico del borgo Casenove, uno dei tanti centri in cui si articola l’abitato di Decollatura, si sviluppò nel Settecento intorno alla chiesa dedicata a S. Maria Assunta. Le case sono strette intorno alla chiesa e sono generalmente composte da un magazzino a piano terra che una volta ospitava la stalla per gli animali di cui ogni famiglia era fornita: il maiale, l’asino, la capra. L’abitazione vera e propria si trovava al primo piano e la cucina era nel sottotetto con il focolare senza cappa che lasciava uscire il fumo dalle fessure tra le tegole. Alle travi della cucina-sottotetto si appendevano le provviste di salumi e panieri con la provvista di pane cotto nel forno anch’esso ospitato nel sottotetto.

La Chiesa, costruita intorno al 1750, ha tre navate e un’ampia scalinata, ospita quadri di Zimatore e Grillo e statue lignee tra cui quella di S. Maria Assunta, patrona del Comune.

Per la visita all’interno occorre attendere la fine della celebrazione della S. Messa (intorno alle ore 11,30).

  • 3^ tappa: Bosco Le Querce (prop. privata visitabile anche all’interno grazie alla speciale autorizzazione dei proprietari)

È una proprietà privata in cui si trovano alcuni tra gli alberi più grandi del circondario e non solo. Si tratta di querce secolari poste sul confine esterno e nel viale di accesso alla residenza dei proprietari. Il loro frutto è stato da sempre utilizzato per l’alimentazione degli animali alla cui qualità contribuiva in modo determinante.

  • 4^ tappa: Parco Comunale.

Il Parco Comunale fu istituito negli anni ‘80 del Novecento nel luogo in cui si trovava la prima discarica comunale di Decollatura. Con l’espansione dell’abitato non era più possibile continuare nell’utilizzo precedente e pertanto, contemporaneamente allo spostamento della discarica in altro luogo, si decise la bonifica del territorio e l’impianto di numerose specie di piante ornamentali, conservando – dove possibile – anche alcune piante autoctone. Il luogo è dotato di acqua potabile, bagni per il pubblico, campi da tennis. D’estate, a cura della ProLoco, si svolgono attività di animazione.

  • 5^ tappa: “Fontana Licciardo”.

Questa fontana viene inserita nel percorso non tanto per qualche sua particolarità, quanto perché testimonianza – come tutte quelle presenti nelle vicinanze degli altri nuclei abitativi del comune ­– del modo scelto dagli antichi abitanti per il soddisfacimento delle necessità quotidiane. Innanzitutto, nei pressi dell’abitato, ci doveva essere sempre una fontana per attingere l’acqua potabile, portata in casa con barili in legno o vozze di terracotta. L’acqua veniva cercata scavando una galleria orizzontale nella roccia fino a quando non si trovava la vena di portata adeguata ai bisogni. Poi si costruiva la parte esterna con il canale cui si accostava il recipiente da riempire. Alla base della fontana veniva ricavata una piccola vasca da cui un canale convogliava l’acqua in una vasca molto grande, anzi talvolta in due. La prima serviva per farvi abbeverare gli animali prima di andare o al ritorno dal lavoro dei campi, e la seconda per lavare i panni, almeno quelli di utilizzo più frequente. Per i panni più grandi – coperte, lenzuola, ecc. – si andava al fiume in luoghi prestabiliti. A valle della fontana si trovano campi coltivati a grano oppure ortaggi e i proprietari hanno il diritto di utilizzo dell’acqua per l’irrigazione, secondo turni prestabiliti. Tutte queste fontane pubbliche, che avevano fornito l’acqua potabile per secoli, furono abbandonate all’inizio del Novecento quando, con grosse opere idrauliche, tutti i centri abitati vennero dotati delle tradizionali fontane in ghisa. Con la loro diffusione, tutte le fontane con il loro carico di secoli di servizio, assunsero la denominazione di “fontana vecchia”.

  • 6^ tappa: Centro storico Praticello. Visita parte alta Praticello e ritorno a Piazza Verdi; fontana Caronte.

Praticello, uno dei centri abitati di Decollatura, attestato come toponimo fin dal 1500, si articola in due nuclei che avevano come punto focale PiazzaVerdi che ospitava fino alla fine del Novecento un secolare olmo – uno dei quattro presenti in Decollatura – che era stato piantato come “Albero della Libertà” ai tempi della Repubblica Partenopea del 1799. Il collegamento con Casenove avveniva fino alla fine dell’’800 con una strada posta a valle, nei pressi del fiume, ma quando fu tracciata la nuova strada, che tra l’altro richiese l’abbattimento di un fabbricato, il centro si percorre perpendicolarmente all’allineamento delle case. Nei pressi si trova la sorgente Caronte, dal nome evocativo di antiche credenze. Il centro abitato di Praticello subì un contenimento della sua espansione a causa del cimitero che fu costruito al suo confine.

  • 7^ tappa: Passaggio. Centro storico, fontana vecchia e lavatoio.

 Il quartiere Passaggio è così chiamato perché fino al’Ottocento vi si trovava il confine delle provincie di Calabria Citra e Calabria Ultra (cioè le attuali Cosenza e Catanzaro) e quindi era il luogo in cui si riscuoteva la tassa di pedaggio. Il centro storico è formato da case che si affacciano su vicoli (vinelle), alcuni anche piuttosto lunghi. Sede, probabilmente, della prima sede del Municipio all’inizio dell’Ottocento, diede anche i natali a Giuseppe Scalzo, il personaggio che guidò la separazione amministrativa dei villaggi che oggi costituiscono Decollatura dall’Università (così si chiamavano allora i comuni) di Motta S. Lucia. La fontana vecchia e il lavatoio erano luoghi dove necessariamente si passava per attingere l’acqua per gli usi domestici e per lavare i panni.

Sulle pendici del Monte Reventino che danno verso Passaggio, secondo una leggenda che non trova però consenso unanime fra gli studiosi, si sarebbe svolta la sanguinosa battaglia tra Pirro e i Mamertini del 275 a. C.

  • 8^ tappa: Chiesa San Bernardo (Sec. XVII), Ex Seminario Vescovile, Ex Palazzo Vescovile.

La chiesa fu costruita intorno al 1670 dal Vescovo di Martirano per favorire la residenza stabile dei coloni nel territorio montano. La dedica a S. Bernardo Abate è dovuta alla presenza dei monaci cistercensi di Corazzo che avevano diffuso il culto del Santo nel territorio. La chiesa è il più grande edificio sacro dell’intero comprensorio. Di particolare pregio è l’intonaco esterno dell’edificio eseguito nel cosiddetto “rapillo”. Il portale è in pietra verde con decorazioni in pietra calcarea con motivi floreali. All’interno, pregevoli statue lignee e dipinti a olio di Zimatore e Grillo.

Davanti a questa chiesa si sono svolte le assemblee della popolazione per prendere decisioni prima dell’istituzione dei Consigli Comunali.

Nei pressi della chiesa si trovano due imponenti edifici edificati dal vescovo di Martirano nel corso del 1600. Uno è la palazzina del vescovo con torre di guardia – oggi parzialmente conservata – e l’altro, sempre un palazzo del vescovo, successivamente adibito a Seminario estivo della Diocesi di Nicastro.

  • 9^ tappa: Centro storico di Adami e casa natale di Michele Pane.

Adami è un centro abitato da sempre particolarmente attivo in campo culturale e sociale. La parte bassa dell’abitato intorno alla strada nazionale, fu popolata principalmente dai lavoratori richiamati dalla possibilità di occupazione offerta dalle attività agricole nelle proprietà della famiglia Stocco. La chiesa, eretta intorno al 1730 e intitolata alla Madonna del Monte Carmelo, si trova nella parte alta dell’abitato. Al suo interno un’acquasantiera in marmo bianco di bellissima fattura proveniente dall’Abbazia di Corazzo, statue della Madonna e di San Raffaele. Nei pressi della chiesa si trova la casa natale del poeta Michele Pane (1876-1953), emigrato giovanissimo in America, autore di struggenti poesie esaltanti sentimenti, nostalgia ma anche critica sociale nei confronti degli uomini ingiusti e corrotti. Il poeta, nipote del filosofo Francesco Fiorentino (1834-1884), visse la sua infanzia tra Sambiase (città di origine della madre) e Decollatura, circondato da familiari imbevuti di ideali risorgimentali e che perciò avevano vissuto anche episodi significativi. La sua opera poetica vernacolare, per lo più composta quando era in America, è una delle più apprezzate della Calabria. Nei pressi si trova anche la casa natale di Luigi Costanzo (1886-1958), sacerdote, scrittore, insegnante.

  • 10^ tappa: Visita alla “Mostra documentaria del Parco Letterario, Storico e Paesaggistico di Adami”.

 Nel cuore di Adami è stata allestita una mostra permanente a cura del Parco Letterario, Storico e Paesaggistico di Adami, un’associazione che, come dice il nome, ha assunto l’impegno di valorizzare tutte le risorse del territorio, sia quelle culturali, sia quelle naturali e paesaggistiche. In effetti Adami offre una rara occasione di unire, in “un miglio quadrato” un concentrato di personaggi, fatti storici, ambientazioni di opere poetiche che è difficile riscontrare altrove. L’edificio che ospita la mostra è l’antica sede dell’ufficio postale di Adami e vi abitava la sorella Marianna del poeta Pane. L’interno dell’edificio conserva la tipica ambientazione delle case prima dell’avvento delle moderne tecniche costruttive e conserva tutto il fascino della muratura in pietra e ampio uso del legno. Sono esposti, oltre a oggetti della vita quotidiana, oggetti e documenti riguardanti la vita di Michele Pane.

  • 11^ tappa: “Complesso monumentale Palazzo Stocco”

 Il complesso monumentale è formato dalla casa natale e palazzo di famiglia del generale garibaldino Francesco Stocco e dalla Chiesa annessa. Il complesso, recentemente dichiarato di “interesse particolarmente rilevante” da parte della Soprintendenza della Calabria, è stato testimone del fiorire della Famiglia Stocco, “Patrizi cosentini”, documentata a partire dal 1300. In questo palazzo nacque nel 1806 il futuro generale garibaldino Francesco Stocco, destinato a diventare un eroe del Risorgimento Italiano. Stocco, che era stato battezzato dal futuro Re Francesco II, con la sua partecipazione ai fatti del 1848 e poi, imbarcandosi da Quarto insieme ai Mille di cui fu comandante della Terza Compagnia, partecipò a tutta l’epopea del 1860. Proprio nella pianura su cui si affaccia la sua casa in cui ­– come afferma Dumas – riposò Garibaldi, avvenne la storica resa dei 10000 soldati borbonici del 30 agosto 1860. All’interno sono conservati cimeli e documenti riguardanti la storia della famiglia e, in particolare, il Generale.

La Chiesa, dedicata al culto di S. Antonio Abate, fu eretta intorno al 1550 e fu uno dei primi presidi di culto in una zona che proprio in quegli anni andava popolandosi per l’arrivo di numerosi coloni. Al suo interno ospita dipinti a olio con soggetto sacro (purtroppo danneggiati dalle infiltrazioni di pioggia) e lapidi a ricordo dei principali componenti della famiglia. La campana in bronzo riporta  l’anno 1575 e il nome di “Francesco IV Stocco” consentendo una datazione certa, confermata anche da una bolla pontificia del 1577 di Papa Gregorio XIII (attualmente in restauro insieme al Registro dei Battezzati del 1693). Nel pavimento si trova una lastra tombale in pietra che porta incisa la data del 1679. Attualmente l’archivio documentario è in fase di ricognizione e riordino da parte di esperti della Soprintendenza calabrese.

Nelle seguenti mappe di Google sono segnati i percorsi consigliati per spostarsi da una tappa all’altra. Naturalmente ogni partecipante può scegliere di utilizzare altri percorsi in quanto lo scopo della maratona è quello di visitare i monumenti/beni artistici mentre lo spostamento da un luogo e l’altro è libero. La nostra indicazione però tiene conto della comodità del parcheggio delle automobili e della bellezza del percorso scelto.
In questa prima cartina A è il luogo dell’iscrizione/inizio; B è la tappa n. 1; C è la tappa n. 2; D è la tappa n. 3; E è la tappa n. 4:


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In questa mappa si riparte dalla A che adesso è la tappa n. 4; poi seguono la tappa n. 5 indicata dalla lettera B e la tappa n. 6 indicata dalla lettera C.
Il percorso dalla tappa 5 (Fontana Licciardo) alla tappa 6 (Praticello) è un suggestivo sentiero che costeggia il fiume. Chi vuole può evitarlo recandosi alla tappa 6 seguendo la strada normale:


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Nella mappa seguente si passa dalla tappa 6 indicata dalla lettera A, alla 7 indicata dalla lettera B, alla 8 indicata dalla lettera C (Chiesa di San Bernardo). Da qui occorre trasferisrsi nella frazione Adami dove ci saranno le successive tappe. La distanza è di circa 3,400 km non impossibile da fare a piedi ma si consiglia di effettuare lo spostamento con un mezzo di trasporto (autobus, per coloro che sono arrivati con questo mezzo, oppure in automobile)


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Quella che segue è la mappa che guida nello spostamento verso la frazione Adami. Con la lettera A è indicato il punto sulla SS 109 in cui si deve fermare l’eventuale autobus, mentre poi occorre proseguire a piedi fino al centro storico (lettera B) ove si può giungere anche in automobile seguendo lo stesso percorso. Nei pressi della lettera B si trovano le tappe 9 e 10. Da qui, seguendo una strada leggermente diversa, si scende fino a giungere all’ultima tappa, la numero 11, presso il Palazzo Stocco, indicata dalla lettera C.
Da qui si può raggiungere il ristorante Cardel, indicato con la lettera D, per il pranzo:


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Qui di seguito sono forniti i link ad alcune pagine di questo sito in cui sono riportate alcune mie pubblicazioni sul territorio, utili per chi volesse avere maggiori informazioni sul territorio.

Cominciamo dalla Guida turistica edita dall’Amministrazione Comunale di Decollatura nell’anno 2000 pe la quale ho curato il testo e le fotografie:

[book id=’15’ /]

Poi consiglio di sfogliare un album di cartoline che, in 100 immagini,  ripercorre almeno 100 anni di storia del paesaggio urbano decollaturese:

[book id=’9′ /]

Per maggiori informazioni sul Generale Francesco Stocco e sulla famiglia, si può sfogliare la pubblicazione «Decollatura ricorda i suoi Patrioti» edita a cura dell’Amministrazione Comunale di Decollatura nel corso dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia nell’agosto 2011:

[book id=’19’ /]

Su Michele Pane, le sue opere e la sua biografia ho aperto un sito dedicato esclusivamente al grande Poeta decollaturese dove si possono trovare notie, immagini e opere commentate all’indirizzo:

www.michelepane.it

Altre notizie sul territorio ho pubblicato in altre occasioni, quasi tutte riportate in altre pagine di questo sito che invito a “esplorare”.


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Decollatura. Guida turistica e culturale. Anno 2000.
Nel 2000 è stata pubblicata dal Comune di Decollatura la prima guida turistica di cui avevo curato la redazione negli anni precedenti e che riuscì a vedere la luce solo in quell’anno. I dati (indirizzi, numeri telefonici, ecc.) sono ormai certamente non più validi ma la guida conserva una sua validità intrinseca per cui ho deciso di pubblicarla qui di seguito:


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