Le parole e il silenzio. È possibile imparare a pensare a partire da Pierce, Lacan e Heidegger?
Autore: PULERÀ Antonio Maria Categoria: Autori di Decollatura, Filosofia Editore: Autopubblicato Pubblicato: 2023 ISBN: 979-8860163720 Pagine: 684 Pages Luogo di pubblicazione: Italia Lingua: Italiano Dimensioni: 15x21 cm Tags:Antonio Maria Pulerà | Autori di Decollatura |
Descrizione:
Cosa significa pensare?
Esiste la possibilità di produrre una parola piena? Esiste la possibilità di pensare la realtà, l’essere?
Queste domande significano che ci si interroga di nuovo, ritenendola la cosa principale, su cosa vuole dire pensare. Ciò implica l’esigenza di condurre un’indagine sul senso del pensiero e sulla possibilità di imparare a pensare.
Infatti a tale domanda, qui articolata nella sua semplicità più banale – ma in realtà di una complessità disarmante –, tutta la filosofia occidentale ha cercato di dare una risposta.
In generale porsi delle domande, il modo di porsele, implica già che in esse stesse vi sia la risposta. Si possono porre delle false domande, delle domande sbagliate, distorte o delle domande retoriche; in quest’ultimo caso già si conosce la risposta a cui si vuole arrivare e pertanto non si raggiungerà mai alcun risultato originale. In verità ogni domanda è una domanda retorica, nel senso del circolo ermeneutico di Gadamer. Porsi delle domande, dopo Gadamer, deve tenere conto necessariamente della circolarità ermeneutica. Le domande che ci possiamo porre, che si possono porre ai testi, sono determinate necessariamente dal mondo entro cui viviamo, dalla cultura che ci appartiene. Esiste una precomprensione di fondo o meglio di sfondo che condiziona necessariamente la domanda. Anche senza esserne consapevoli e credendo di porre delle domande originali e originarie, si è condizionati dal mondo in cui si vive, dalla nostra cultura, dall’epoca storica in cui si è collocati; il nostro spirito personale non è uno spirito originale. Lo spirito, proprio nella sua apparente particolarità, incarna sempre una determinata epoca.
Se siamo cittadini del mondo, e si è presenti alla propria contemporaneità, se si è pensata la contemporaneità, se si riesce a cogliere il suo senso più profondo, ci si pone quelle domande che la nostra epoca si pone; se, invece, si vive dentro un mondo personale limitato, allora tale mondo è lo sfondo dentro cui collocare le nostre domande e le nostre domande saranno limitate da questo mondo personale o provinciale. In ogni caso, qualsiasi domanda ci si pone sarà sempre limitata storicamente e quindi le risposte che si avranno, se si avranno, saranno originariamente limitate.
il volume è le seconda edizione di quello pubblicato nel 2016 con Simple di Macerata.
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